LIBRI | POESIA | RECENSIONE
Vincenzo Mirra, con “Moleskine. Poesie a matita”, non ci porta solo nei luoghi, o nel più ampio concetto di terra; ci porta nel viaggio, inteso come percorso. Un tracciato dove non conta la destinazione, conta quel concetto di “mentre” che spesso ignoriamo (tanto importante invece in alcune culture dal sapore orientale).
Mirra ci conduce nel viaggio, tracciando un itinerario circolare
Una bella nota di Felicia Buonomo sulla rubrica “Di Versi in Versi” (the BOOK Advisor) > Leggi Qui la recensione completa

“Il viaggio come metafora in Vincenzo Mirra diviene inevitabilmente poesia come metafora, come linguaggio della ricostituzione, della mappatura emozionale e memoriale che costituiscono il bagaglio più prezioso del poeta.”
(Marco Incardona , nella Prefazione di “Moleskine. Poesie a matita”, 2019, Edizioni Ensemble)
Mi manca il respiro.
Inutile oramai tutto l’ossigeno del cielo,
mi manchi.
E vorrei solo che tu piegassi il viso
sopra e dentro la mia mano
accarezzarti così, raccogliendoti
tra le mani.
(Tra le mani, p.43, “Moleskine. Poesie a matita“)
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